sabato 27 giugno 2015

Curare l'influenza con una cipolla in camera ?

Nel 1919, quando l'influenza ha ucciso 40 milioni di persone c'era questo medico che ha visitato i molti agricoltori per vedere se poteva aiutarli a combattere l'influenza ...Molti degli agricoltori e delle loro famiglie avevano contratto la malattia e molti morirono.
Il medico venne presso un contadino e con sua grande sorpresa, constatò che tutti in famiglia erano molto sani. Quando il medico chiese cosa stesse facendo l'agricoltore perché in famiglia erano tutti sani, la moglie rispose che aveva messo una cipolla non sbucciata in un piatto nelle stanze della casa, (probabilmente solo due camere allora). Il dottore non riusciva a crederci e gli chiese se poteva avere una delle cipolle per esaminarla al microscopio . Il contadino diede al dottore una di quelle cipolle e, guardando al microscopio il medico trovò il virus dell’influenza nella cipolla, la quale aveva assorbito i virus mantenendo la famiglia sana.





Sentite questa storia incredibile :
Diversi anni fa, una parrucchiera  vide che due suoi  dipendenti erano giù per avere preso l'influenza, e così molti dei suoi clienti. L'anno successivo decise di disporre diverse ciotole con cipolle in giro nel suo negozio. Con sua sorpresa, nessuno del suo staff si è ammalo'.
 Provate e vedrete cosa succede. Lo abbiamo fatto l'anno scorso e non abbiamo mai avuto l'influenza.
Ora ho mandato uno scritto ad un amico in Oregon, che collabora regolarmente con me mandandomi materiale sanitario. Lui mi ha risposto con questa esperienza più interessante sulle cipolle:
Grazie per avermelo ricordato. Io non so la storia del contadino ... ma, so che ho contratto la polmonite, e, manco a dirlo, sono stato molto male ... Mi sono imbattuto in un articolo che diceva di tagliare entrambe le estremità di una cipolla, metterla in un barattolo vuoto e posizionare il vaso accanto al paziente malato di notte. Ha detto che la cipolla sarebbe diventata la mattina dopo nera di germi ... di sicuro è successo proprio così ... la cipolla era un disastro e ho io ho cominciato a stare meglio.
Un'altra cosa che ho letto in questo articolo è che le cipolle e l'aglio disposti intorno alla stanza hanno salvato molti dalla peste nera, alcuni anni fa. Hanno potenti antibatterici, proprietà antisettiche.
Adesso parliamo del perché, a volte, le cipolle fanno male.
Un sacco di volte, quando abbiamo problemi di stomaco non sappiamo a cosa dare la colpa. Forse la colpa è della cipolla. Infatti le cipolle assorbendo i batteri sono così brave da impedirci di prendere raffreddori e influenze, ed è proprio questa la ragione per cui non si deve mangiare una cipolla dopo troppo tempo da che è stata tagliata, perché ha assorbito i batteri dannosi.
Ho avuto il privilegio di un meraviglioso tour tra i prodotti alimentari Mullins, Makers di maionese. Ho posto delle domande sulle intossicazioni alimentari, e voglio condividere quello che ho imparato da un chimico.

La nostra guida è un mago della chimica degli alimenti. Durante il tour, qualcuno gli ha chiesto se abbiamo davvero bisogno di preoccuparsi della maionese. Le persone sono sempre preoccupate che la maionese potesse guastarsi. La risposta vi sorprenderà. Egli ha detto che tutte le maionesi in commercio sono completamente sicure.
"Le maionesi non hanno nemmeno bisogno di essere refrigerate anche se non c’è nulla di male a metterle in frigorifero." Ha spiegato che il pH nella maionese si trova ad un punto che i batteri non possono sopravvivere in questo ambiente. Ha poi parlato del pic-nic estivo, con la ciotola di insalata di patate sul tavolo, e di come tutti accusano la maionese quando qualcuno si ammala.
Egli afferma che, quando succede un'intossicazione alimentare, la prima cosa che i medici dovrebbero cercare è se le vittime abbiano mangiato cipolle, quando le hanno mangiato e se tali cipolle provengono da un’insalata con patate. Egli dice che non è la maionese ad aver procurato l’intossicazione, ma probabilmente le cipolle, e se non le cipolle affettate da troppo tempo , magari le patate.
Ha spiegato che le cipolle sono un enorme magnete per i batteri, in particolare le cipolle cotte. Non si dovrebbe mai conservare una parte di una cipolla affettata , perché non è sicura nemmeno se la metti in un sacchetto a chiusura lampo e dentro al frigorifero.
La cipolla e 'già abbastanza contaminata solo per essere stata fuori per un po’ dopo essere stata tagliata, e può essere un pericolo per te (e doppiamente attenzione per chi le cipolle le mette in hotdog al parco di baseball!). La nostra guida dice ancora che se si prende la cipolla rimanente e la si cuoce molto, probabilmente è tutto bene, ma se metti nel panino una cipolla tagliata da tempo, sei in cerca di guai. Quando vai in panineria, non fare mettere cipolle nel panino. Sia le cipolle che le patate umide in una insalata di patate attireranno e faranno crescere i batteri più velocemente di qualsiasi maionese commerciale.

Inoltre, i cani non devono mai mangiare cipolle. I loro stomaco non riesce a metabolizzare le cipolle.

Si prega di ricordare che è pericoloso tagliare una cipolla e cercare di utilizzarla per cucinare il giorno dopo, diventa altamente tossica anche per una sola notte e crea batteri tossici che possono causare infezioni dello stomaco negativi a causa delle secrezioni biliari in eccesso e anche intossicazioni alimentari.

Il Lingzhi nella cura dei tumori e la vitamina C

Il LING-ZHI NELLA CURA DEI TUMORI




Oltre all’azione meramente preventiva il Ling-Zhi ha ottenuto successi estremamente interessanti nella cura di affezioni tumorali già esistenti. Anche in questo caso i polisaccaridi hanno svolto un ruolo fondamentale. Nell’ambito della ricerca sono stati eseguiti moltissimi esperimenti sugli animali (soprattutto dall’Università di Mie), che hanno confermato l’effetto antitumorale del fungo. Il Centro dell’Associazione Nazionale di Studi sulle patologie cancerogene USA e il Reparto Medico delle Università Nazionali degli Stati Uniti d’America gli hanno attribuito potere curativo.
Per studiare più a fondo le forme tumorali già esistenti sono stati condotti test anche sugli esseri umani. Il governo giapponese ha riconosciuto ufficialmente il Ling-Zhi e i suoi estratti come medicamenti per la cura del cancro allo stomaco, molto frequente in questo Paese. Oltre a contrastare il vero e proprio carcinoma, il fungo curativo ritarda o addirittura inibisce la formazione di metastasi.

IL LING-ZHI E LA VITAMINA C, UNA COMBINAZIONE DALL'EFFICACIA GARANTITA

Se la patologia è grave è bene somministrare dosaggi maggiori di quelli previsti per la cura di disturbi semplici. Durante il giorno i pazienti assumono da tre fino a dieci grammi di fungo. Secondo alcuni studiosi è bene associare la vitamina C alla normale somministrazione poiché quest’ultima sembra facilitare l’assorbimento dei contenuti del fungo. Le ricerche sono state condotte per anni e i risultati sono sempre stati soddisfacenti. Non c’è, dunque, motivo di rinunciare al Ling-Zhi in presenza di affezioni tumorali: esistono, infatti, pochi altri rimedi da affiancare all’intervento chirurgico, a radiazioni e a chemioterapia, che siano così innocui, ma efficaci. Come abbiamo già visto, in Giappone e in Cina il fungo viene usato anche per alleviare gli effetti collaterali dei trattamenti occidentali.
Inoltre si è visto che, in presenza di alcune affezioni tumorali come il cancro al seno, alla prostata, all’utero e agli organi digestivi (stomaco, pancreas, intestino, ecc.), il fungo sembra essere molto efficace.
Il professore Lin Zhibin, uno dei guru del Collegio Medico dell’Università di medicina di Bejing (Cina) riferisce effetti curativi benefici anche in presenza di cancro ai polmoni. Molti malati di cancro hanno comunque confermato che assumendo il Ling-Zhi hanno riacquistato l’appetito, i dolori sono cessati e gli organi digestivi hanno ripreso a lavorare in modo regolare. Inoltre, molte delle persone esaminate dichiarano di riuscire a dormire ininterrottamente per tutta la notte.
In effetti come abbiamo già detto all’inizio del capitolo il Ling-Zhi sembra essere molto efficace soprattutto in via preventiva contro patologie tumorali. Stimolando il sistema immunitario si arrestano i processi anomali ancora prima che il male si manifesti o prima che si formino metastasi. Viene confermata nuovamente la saggezza degli intenditori di erbe cinesi che già da millenni attribuiscono la fungo poteri preventivi e di lunga vita.
Oggi la scienza moderna sfrutta il sapere storico a suo vantaggio: per esempio la ditta Teikoko Chemical Industry Co. Ltd ha fatto brevettare alcuni componenti del Ling-Zhi come farmaci antitumorali.
Un gruppo di investitori americani è rimasto così impressionato dai risultati che ha deciso di collaborare con alcune note ditte farmaceutiche cinesi per avere la possibilità, in futuro, di immettere sul mercato internazionale i contenuti del fungo: è ormai evidente che la farmaceutica moderna riconosce e prende sul serio le proprietà antitumorali e curative del Ling-Zhi.

RESOCONTI DELLE VARIE ESPERIENZE

Il dottor Morishige illustra alcuni casi singoli, che sono stati studiati e che sono così documentati:
“Una donna di cinquanta anni ha cominciato ad assumere Ling-Zhi ogni giorno, dopo essere stata sottoposta a intervento per un cancro al seno, che aveva già dato luogo a metastasi del polmone. Ha continuato questa cura per circa sei mesi. Da allora respira normalmente e non c’è più alcun segno apparente di neoplasia. Continua la somministrazione di Ling-Zhi solo ed esclusivamente per motivi precauzionali.
Un caso simile riguarda una donna operata di cancro al seno con formazione di metastasi al midollo osseo. Soffriva indicibilmente e riusciva a muovere solo la testa. Dopo due mesi di assunzione di Ling-Zhi i dolori sono cessati e da allora la paziente cammina normalmente. È stata dimessa dall’ospedale.
Un uomo affetto da cancro all’intestino crasso con formazione di metastasi al fegato è stato curato per sei mesi con il Ling-Zhi; il suo stato di salute è migliorato”.
Matsumoto ha riferito un altro caso altrettanto sensazionale: “Il giapponese Kazuo Yoshii (cinquantasette anni) di Kasugai venne ricoverato in ospedale a causa di disturbi al fegato. La visita rivelava che il paziente era affetto da cancro allo stomaco. Venne operato, ma durante l’intervento il chirurgo constatò la presenza di metastasi, anche se fegato e pancreas non erano ancora stati compromessi. I medici ritenevano che il tumore stesse avanzando troppo velocemente e così ricucirono il paziente. Per evitargli il dolore gli dissero che soffriva di dolori alla cistifellea.
Alla sua famiglia, invece, rivelarono la verità: Yoshii stava per morire e gli restava poco tempo da vivere. Ciò nonostante i suoi familiari non persero le speranze. Quando vennero a sapere che il Ling-Zhi aveva un’azione antitumorale, acquistarono il fungo e glielo somministrarono regolarmente. Dopo venti giorni la salute di Yoshii migliorò a tal punto che il medico curante ne rimase strabiliato. Il paziente non sapeva di avere il cancro. Non appena si accorse di stare meglio ricominciò a lavorare. I suoi parenti erano esterrefatti e convocarono un consiglio di famiglia. Dissero a Yoshii la verità e lo convinsero a concedersi un po’ di riposo e a smettere di lavorare.
Erano trascorsi cinque mesi dalla prima somministrazione di Ling-Zhi: il suo fisico era forte e Yoshii andava in clinica in bicicletta per sottoporsi ai controlli di prassi. Cinque anni più tardi la malattia era stata debellata completamente: Yoshii era in grado di lavorare normalmente e poteva considerarsi guarito”.






CARRELLO



mercoledì 24 giugno 2015

La salute del nostro fegato grazie al Reishillium

DISINTOSSICARE IL FEGATO CON IL GANODERMA





Il fegato, dopo il cervello, è uno degli organi più importanti e complessi dell'organismo, con la funzione di mantenerlo in salute. In effetti è responsabile della purificazione del sangue e dell'eliminazione di metalli pesanti e tossici.
E' inoltre responsabile di produrre la bile che serve per emulsionare i grassi e renderli assorbibili a livello intestinale. Forma il glucosio necessario per nutrire le cellule. Sintetizza il colesterolo buono e i trigliceridi per produrre energia. Produce fattori di coagulazione come il fibrinogeno e la trombina.
Il fegato è dunque un organo molto complesso responsabile di azioni importante e indispensabili per la salute. Proprio per questo motivo, le malattie del fegato possono risultare molto gravi se non vengono trattate correttamente.
Per prevenire e combattere le malattie del fegato, solitamente vengono adottate diete alimentari specifiche. E' importante però assumere sostanze naturali che aiutino il fegato a mantenersi in salute ed a svolgere normalmente tutte le sue funzioni.Come disintossicare il fegato?
Per disintossicare il fegato ed evitare situazioni di stress, oltre all'uso d'integratori naturali con ganoderma, è necessaria un'alimentazione sana e un'attività fisica.
Il ganoderma lucidum è un integratore alimentare in grado di disintossicare il fegato e proteggerlo in maniera assolutamente naturale, senza effetti collaterali. Le potenzialità del ganoderma per disintossicare il fegato sono state dimostrate da vari studi scientifici. Il Dr. Shigeru Yuji ha pubblicato uno studio che dimostra come un 10% dei pazienti con malattie al fegato esaminati sono completamente guariti dopo due mesi di uso di ganoderma lucidum. Inoltre per 40% dei pazienti, i sintomi della malattia al fegato sono scomparsi permettendo a questo organo di recuperare le dimensioni normali.
Il ganoderma lucidum è un potente epatoprotettore perché possiede gli acidi R e S che equilibrano i valori standard delle funzioni del fegato per disintossicarlo.

PROTOCOLLO PER LA DEPURAZIONE DEL FEGATO
Solito trattamento con il limone per tre gg.( Beverage  lemon juice 60 ml + apple cider vinegar 20 ml + water 500 ml + raw honey : drink as beverage daily )

( Bevanda con 60ml di limone,aceto di mele 20 ml, + 500 ml di acqua e miele )


10 giorni
4 RG a colazione, pranzo e cena in acqua liscia
1 misurino Myco Veggie in acqua 200 ml.
2/3 misurini Cordypine durante la giornata
60 giorni
3/4 capsule GL prima della colazione e del pranzo
4/5 Spirulina a cena
Durante la giornata Cordypine e Myco Veggie e altre bevande a volontà, no zucchero,lattosio e glutine.
Si consiglia di consumare cibo alcalino ed evitare la frutta dopo le ore 15,00.
(Fonte :  dalla nostra ganoterapeuta Jane Yau )

Si puo' in alternativa fare 4 volte all'anno una bevanda con la polvere di Reishillium: 

Polvere Reishilium è una miscela equilibrata di polvere RG e polvere LG. In una bottiglia di Polvere Reishilium sono contenute 30 capsule RG e 30 capsule GL.
La polvere permette un più facile consumo mediante miscelandola con dell'acqua.
Le persone con stili di vita insalubri, problemi di salute, così come pure le persone che vogliono disintossicarsi e hanno bisogno di una maggiore dose di RG e GL sono in grado di consumare questo prodotto.
Con questa dose, la polvere Reishilium crea un potente meccanismo di disintossicazione nel corpo.
Cosa è la Reishilium Powder?

Con questa dose, i 4 pilastri del benessere possono essere soddisfatti simultaneamente.



Equlibrio del pH del corpo
Miglioramento della circolazione sanguigna
Livello di ossigeno ottimale
Buon sistema immunitario

Il programma di disintossicazione con Polvere Reishilium può essere effettuato una volta ogni 3 mesi per rimuovere le tossine dal fegato e migliorarne le funzionalità.
Fare digiuno al mattino per 2 ore. Aggiungi una bottiglia di Reishilium a 500 ml di acqua = mescola bene e bevi un poco alla volta in 2 ore.
Fa un pasto leggero dopo questo programma.  Ripeti per I prossimi 10 giorni.

IN ALTERNATIVA :

Depurativo epatico naturale che possiamo preparare da soli

-aceto di mele
-ganoderma lucidum in polvere 

versate 3 cucchiai da minestra di ganoderma in  una bottiglia da mezzo litro di aceto di mele, lasciate macerare il tutto 10 giorni. ogni mattina appena svegli bevete un bicchiere di acqua naturale a cui aggiungerete un cucchiaio del liquido di macerazione, effetto garantito per ripulire i propri organi, per nutrire la propria cute, per tutti coloro che hanno problemi dermatologici, per chi ha problematiche al fegato o ha necessita' di eliminare tossine dal proprio corpo.




CARRELLO


lunedì 22 giugno 2015

Sciroppi allo zenzero zucca e cannella, ottimi antinfiammatori anche nelle bevande al ganoderma



Si può "dare uno sprint alla nostra giornata con uno sciroppo speziato alla zucca in una rivitalizzante tazza di Tè  arricchita dal migliore ‪Ganoderma  Lucidum.
Aggiungete un cucchiaino di sciroppo speziato alla zucca in una tazza di Tè o tisane  e sentite la differenza!
  Qualcuno di voi l'ha già provato? Sarei curiosissima...





Sciroppo di zucca e spezie
Mettete 1 tazza e mezza d’acqua, 1 tazza e ¾ di zucchero di canna, 2 cucchiai di cannella in polvere, ½ cucchiaio di zenzero tritato, ½ cucchiaio di chiodi di garofano macinati, ½ cucchiaio di noce moscata,1/4 di tazza di zucca frullata, 1 cucchiaio di estratto di vaniglia. Scaldate l’acqua e lo zucchero fino a dissoluzione, circa 4 minuti. Aggiungete tutti gli altri ingredienti, a eccezione della vaniglia, e cuocete senza bollire per 8 minuti. Filtrate con un colino molto fine. Lasciate raffreddare a temperatura ambiente prima di invasare in un barattolo di vetro. Si conserva in frigorifero per 1 mese. Potete aggiungerne un cucchiaio al vostro tè, oppure mischiarlo ai vostri cereali del mattino. E’ delizioso sul gelato alla vaniglia o sui fichi arrostiti. Ma gli americani ne mettono un cucchiaio nel loro caffè e latte con molta schiuma del mattino. Un cocktail delizioso: 1 parte di sciroppo, 2 parti di vodka alla vaniglia e una pallina di gelato alla vaniglia. Mischiate bene. Noi deliziamoci a berlo nel nostro amato the al ganoderma in modo da godere tutti i benefici salutari dati da questo abbinamento ricco di antiossidanti e antinfiammatori anche della zucca oltre alla potenza del ganoderma a proteggerci dai danni che i primi freddi ci provocano, rinforziamo il nostro organismo e le difese immunitarie e lo teniamo detossinato e in salute.


ALTRE IDEE CON LO ZENZERO RICAVIAMO ANCHE UN OTTIMO SCIROPPO PER LE BEVANDE; SUCCHI; GELATI; E COCKTAIL..


Zenzero, i principali benefici e come assumerlo
Quando prendiamo lo zenzero stiamo facendo qualcosa di positivo per la nostra salute. E' il caso di rifare il punto.

Mentre lo utilizziamo come insaporente (c'è chi lo mette regolarmente nei piatti, sulle insalate, zuppe o altro*), lo zenzero può anche darci un aiuto per risolvere alcuni problemi.
Classicamente:

1 – E' un eccellente carminativo e spasmolitico intestinale: dà sollievo in caso di meteorismo e distensione addominale con i dolori che comporta. E' anche consigliato quando manca l'appetito e se ci sono problemi digestivi: in quest'ultimo caso, una tazza prima dei pasti.

Come utilizzarlo:
Facciamo un infuso grattuggiando la radice in acqua calda, e lasciando macerare per qualche minuto.

2 – Anti-nausea. 
Riduce la nausea da cinetosi (mal d’auto, di mare ecc.). E anche per la nausea che colpisce alla mattina (salvo poi chiedersi il perché abbiamo questa nausea). Per quest’ultima condizione si richiedono piccole dosi. C'è chi lo consiglia tranquillamente anche per la nausea in gravidanza: su questo ancora esiste qualche dubbio.

Come utilizzarlo:
Grattuggiare la radice mescolata a miele o marmellata (o l'infuso del punto 1): 50 grammi sono sufficienti. Si usano anche le polveri, ma visto che ormai lo zenzero fresco si trova facilmente anche al supermercato, meglio approfittarne.

3 – Notevole antinfiammatorio. Numerosi studi ormai mostrano come lo zenzero riduca dolore, gonfiori e deficit motori nei pazienti affetti da forme artritiche e dolori muscolari in genere. Agisce in vari modi, anche grazie all’effetto protettivo contro i radicali liberi dovuto ai gingeroli.

Come utilizzarlo:
Anche in questo caso, una dose media di radice è pari a 50 grammi. Possiamo fare il decotto ma anche grattuggiare sui cibi.

Poi, ci sono altri benefici, emersi anche recentemente.

4 – Contro le infezioni. Ottimo da consumare in infuso per farsi una bella sudata al caldo all’inizio di un raffreddore o altri acciacchi invernali (se si suda, però, bere acqua). Sudare significa che il nostro organismo sta combattendo i virus di questi malanni. Inoltre, l'infuso lenisce i fastidi in caso di tosse e raffreddore.

5 – Anti-cancro. Secondo diversi ricercatori i composti presenti nello zenzero possono avere un’attività preventiva nei confronti del tumore colorettale. Altre ricerche (Università del Michigan) segnalano un’attività che induce le cellule del tumore ovarico a suicidarsi. In questi casi i ricercatori hanno usato gli estratti che concentrano i principi attivi dello zenzero.

Esistono anche altre possibili applicazioni, ad oggi da verificare. Si deve prestare attenzione se ci sono problemi di coagulazione o se si assumono farmaci anticoagulanti.


*Come prendere lo zenzero?
A parte gli estratti e le tinture, noi abbiamo sottomano la radice. Che ne facciamo?
Ecco alcune idee:
- Una limonata allo zenzero: uniamo in un bicchiere d'acqua succo di limone, zenzero grattuggiato e un po' di miele.
- Piatto di riso: grattuggiare zenzero, semi di sesamo e alga nori: piatto completo. 
- Condimento per le insalate: in olio di oliva mettiamo zenzero, un po' d'aglio e salsa di soia. 
- Purée di patate dolci: sono di stagione, dopo averle ridotte in purea aggiungere zenzero e succo d'arancia. 
- Verdure saltate in padella: grattuggiare zenzero. 
- Sciroppo di zenzero .


UN IDEA PER LO SCIROPPO :


Il concetto da cui si parte è quello dello “sciroppo di zucchero” tante volte utilizzato nei cocktail. In pratica, zucchero bianco, o meglio di canna, messo a sciogliere in acqua in quantità tale da saturarla (cioè finchè non si scioglie più, di solito acqua e zucchero sono in egual quantità) e fatto bollire fino a raggiungere la consistenza di uno sciroppo. Di volta in volta può essere aromatizzato con spezie differenti. Quando lo sciroppo è pronto va tenuto in frigor e ne basta pochissimo per aromatizzare una bevanda o un piatto. Per essere sicuri che si mantenga senza problemi, aggiungete un cucchiaio di vodka. Io uso solo zucchero di canna !!!!! evitare quello bianco  se potete. ma solo perchè come sapete ci fa molto male, altrimenti se non vi importa scegliete pure quello che reputate migliore per voi.  Qui di seguito alcuni esempi :


Zenzero. Si ottiene facendo bollire lo zenzero a fette in acqua e zucchero per mezz'ora. In questo caso la proporzione tra zucchero e acqua è di 1 a 2, dovendo bollire parecchio. Le fettine devono essere il più sottile possibile e circa 120 grammi ogni tazza di zucchero.
In cucina: sulle pietanze grigliate con un po’ di miele; sul salmone insieme ad aceto balsamico; sulle macedonie con zucchero di canna, sui waffles al mattino al posto dello sciroppo d’acero, per addolcire il vostro caffè al ganoderma soprattutto se avete scelto quello amaro da dolcificare a piacere, o da usare nel the al ganoderma ! un idea per una bevanda molto energica e contro dolori della testa ( denti mal di testa orecchie gola, raffreddori ) : dovete  Aggiungere circa 30 cc  a un ugual quantità di succo d’uva bianca, a 100 cc di succo di albicocca e a due pizzichi di chiodi di garofano macinati. Shakerate con del ghiaccio  se invece volete farvi  una bevanda rigenerante e dissetante e servite con un pizzico di chiodi di garofano sparsi sulla superficie.
A seconda della stagione potete aggiungere spezie diverse, che avrete prima fatto tostare con cura, senza bruciarle. Le lascerete bollire per 5 minuti, poi filtrate e mettete in frigorifero. In inverno sono molto adatte cardamomo, anice, anice stellato, cannella, pimento e buccia di limone. Non usatele tutte insieme, ma un paio per volta e provatele con spremute, succhi di frutta o cocktail.



CARRELLO





PROVIAMO IL CAFFE' AL GANODERMA ANCHE NELL'ARROSTO !

Avete mai pensato al caffè come a un vero e proprio ingrediente delle vostre pietanze?


Ci si riferisce sempre al caffè come a una bevanda, ma in effetti esso è molto più versatile. Aggiunge una nota esotica e ispirata ai nostri piatti. Non intendo riferirmi solo alla sua capacità di aromatizzare dolciumi, dessert e gelati ma, per quanto possa sorprendere, il caffè può essere usato come squisito ingrediente nei piatti salati e in particolare in quelli speziati. La sua peculiarità è la capacità di diversificare il gusto dei piatti a cui si accompagna senza prevaricarne i sapori. In generale:
enfatizza gli aromi di qualsiasi cosa si stia cucinando, senza dare il sapore di caffè (a meno che non abbiate esagerato con la quantità)

aiuta a caramellare la superficie di quello che si sta cuocendo sigillando gli aromi che si sprigionano

contribuisce a costruire l’aroma del piatto a differenza di quando si aggiunge acqua

regala ai piatti delle note di leggera tostatura e dà un tocco di “moka”

aggiungendolo a erbe aromatiche o spezie o sale funziona come un insaporitore naturale

la caffeina si degrada con la cottura e il caffè può tranquillamente essere usato anche da chi solitamente lo evita

 ha una speciale affinità con la carne, aggiunge una nota sublime alle marinate; intensifica il sapore della carne alla griglia; si sposa ottimamente con un curry, valorizza le salse.

Alcuni consigli per cucinare con il caffè- Abbinate il caffè con aromi forti. Essendo pieno di aroma e di sapore deve essere abbinato ad altri ingredienti altrettanto forti.
- Utilizzate il caffè come fosse una spezia. Sperimentatelo oltre che nelle marinate cui dona una stupefacente complessità di sapori, anche nelle zuppe, negli stufati e persino nella salsa di pomodori.
- Usate il caffè in tutte le sue forme: chicchi (macinati) per marinate e impanature mentre per le salse o gli stufati andrà meglio il caffè in tazza. Quando volete aggiungerlo a qualcosa che non deve cuocere usatelo liquido perché i chicchi anche se macinati fini non si sciolgono e danno una consistenza sabbiosa.
- Siate creativi. Se amate un particolare caffè, usatelo per i vostri piatti. Se volete usarne uno diverso prima testatene sempre una tazzina per assicurarvi che l’aroma sia di vostro gradimento. Come regola il caffè si sposa molto bene con la cannella, il pimento, i chiodi di garofano, il peperoncino, l’aglio e il sale. Ma se scegliete un caffè aromatizzato, di quelli già pronti in commercio,  aggiungetelo a ingredienti con aromi simili per le vostre marinate e salse.
Io ovviamente uso il mio caffè biologico al ganoderma che oltre a darmi sapore ai piatti grazie all'ingrediente prezioso che è l'estratto di fungo reishi mi assicura cibi piu' alcalini e meno acidi e quindi salutari.

-800 g di lonza di maiale
-2 tazzine di caffè  fatto con 200 ml di acqua bollente e due cucchiaini di caffè solubile lingzhi nero dxn
-30 g di burro
-brodo di carne
-pepe in grani
-sale



Sciogliete il burro in una padella a fondo spesso, unite la carne e rosolatela su ogni lato per qualche minuto, per “ sigillarla”. Sfumate con 1 tazzina di caffè linghzi  e 1 mestolo di brodo, aggiustate di sale e pepe e togliete dal fuoco.
Trasferite la lonza in una placca ricoperta con carta da forno e cuocetela a 180°C per circa 40 minuti, bagnando di tanto in tanto con qualche mestolo di brodo.
A cottura ultimata deglassate il fondo di cottura con del brodo, trasferite nella padella,  unite il resto del caffè e lasciate addensare la salsa aggiungendo, se necessario, poco burro e un pizzico di farina per addensare ulteriormente, se il sugo fosse troppo liquido. Servite l’arrosto ben caldo glassandolo con la salsa.



GANODERMA LUCIDUM OTTIMO ALLEATO PER I PROBLEMI DI TIROIDE

GANODERMA LUCIDUM : LA GHIANDOLA TIROIDEA  E TIROIDITE DI HASHIMOTO






La tiroide è una ghiandola endocrina posizionata sotto il collo, controlla ipotalamo e ipofisi, essa partecipa alla produzione di ormoni, in particolare tiroxina e triiodotironina, questi ormoni regolano il metabolismo e influenzano la crescita e il grado di funzionalità dei sistemi corporei.
L’unità di base della tiroide è il follicolo, che si compone di cellule cuboidali che producono e circondano il colloide, il cui componente fondamentale è la tiroglobulina.
La sintesi ormonale è regolata e richiede un oligoelemento essenziale enzimaticamente, lo iodio, il quale viene introdotto nel corpo attraverso gli alimenti sotto forma di ioduro.
Lo iodio viene memorizzato nella colloide (sostanza presente nelle cavità follicolari tiroidee) a cui si unisce per formare Tireoglobulina T3 o T4 (gli ormoni tiroidei); quando la concentrazione di iodio è superiore alla richiesta, si verifica una inibizione della formazione sia di T4 che di T3.
Lo iodio è un componente essenziale nella sintetizzazione della calcitonina, ormone prodotto dalla ghiandola tiroide il cui ruolo fondamentale sta nella regolazione della concentrazione di ioni calcio plasmatico, inibendo il rilascio degli stessi dalle ossa.
In questo ambito, il Ganoderma Lucidum, un raro fungo scoperto in Cina circa 4000 anni fa  e riservato agli imperatori, è in grado, grazie allo stimolo della funzione immunitaria, a contrastare le disfunzioni della tiroide ed a prevenirle quando queste non sono ancora manifeste; ma l’interesse maggiore per questo fungo non è rivolto solamente alla sua azione in presenza o in prevenzione di una patologia, bensì è rivolto al sostegno dell’attività tirodea nell’azione equilibratrice delle funzioni fisiologiche di fondamentale importanza come la regolazione della temperatura corporea e la gestione del rilascio ormonale in risposta alla variazione dell’ambiente esterno (sbalzi d’umore, picchi di stress di ogni genere, fisico, psichico o emozionale, digestione e metabolizzazione delle sostanze ingerite, ritmi di vita irregolari, variazioni climatiche, presenza di allergeni e/o virus stagionali ecc), in sostanza la capacità del ganoderma Lucidum di essere un sostegno nell’omeostasi
corporea volta al mantenimento di un equilibrio chimico-fisico in relazione all’ambiente esterno; questa sua caratteristica del fa si che venga attribuita la qualifica di elemento adattogeno, ossia non in grado di provocare disordini nelle funzioni fisiologiche dell’organismo, bensì dotato di azione normalizzante aspecifica e indipendente dalla direzione dello stato patologico.
Proprio questa caratteristica adattogena rende il Ganoderma Lucidum molto utile sia nei casi di disfunzioni tiroidee che nella normale gestione di periodi particolarmente intensi ed impegnativi, poiché l’attività di questa ghiandola coinvolge praticamente tutte le funzioni fisiologiche primarie del nostro organismo, e ricopre un ruolo chiave nella regolazione del sistema immunitario e nella gestione della risposta di adattamento agli stimoli esterni.
L’utilizzo di una sostanza adattogena permette di prevenire delle potenziali disfunzioni organiche e di sostenere l’attività della ghiandola durante la normale gestione giornaliera, garantendole una migliore efficienza ed una pronta risposta in caso di un aumento delle necessità.
Il Ganoderma Lucidum ha quindi un effetto rinvigorente sulla ghiandola tiroidea, non a caso gli antichi imperatori cinesi un tempo, e gran parte della popolazione oggi utilizza questo fungo per ritrovare e mantenere un salute ottimale prolungata.

Esistono molte tipologie di malattie della tiroide e non è il nostro obiettivo approfondire su queste infermità, ma vogliamo sottolineare una di loro: la tiroidite.

 LA TIROIDITE



La tiroidite è una patologia molto comune, si tratta di una malattia autoimmuni, ovvero nata dal fatto che l’organismo non riconosce più un proprio organo come “proprio” e lo attacca con gli anticorpi.


Come agisce il Ganoderma per aiutare la tiroide?


Il Ganoderma è un fungo  (una pianta)  in grado di aiutare la tiroide, questo significa che si tratta di una risorsa naturale molto valida per prevenire la malattia, ma anche come complemento ai trattamenti clinici, indicati dal proprio medico, per curare la tiroide.  

Il Ganoderma è un fungo con molte proprietà curative molto efficaci per prevenire e combattere malattie. Nello specifico, il Ganoderma, noto anche come Reishi, presenta principi attivi molto validi per regolare i livelli del nostro corpo come la temperatura, gli sbalzi d’umore o lo stress. Infatti, il Ganoderma è un adattogeno, questo significa che riesce ad individuare le necessità e le carenze dell’organismo per agire direttamente in questi punti e coprire le mancanze.

I principi attivi del Reishi regolano le disfunzioni che comporta il mal funzionamento della tiroide, e in questo modo regolano le attività funzionali di gran parte dei nostri organi. Riduce il colesterolo e il grasso dal corpo, ad esempio. Gli ormoni della tiroide hanno effetti su quasi tutti i tessuti del corpo e agisce su tutti i processi che controllano la sintesi e il rilascio dell’ormone tiroideo, per un miglior funzionamento della ghiandola, ovvero per aiutare a curare la tiroide, come indica il medico Richard J. Clofine, Ostetrico  e Ginecologo a Norcross, in Georgia (USA).


Il Reishi come parte del trattamento per aiutare la tiroide è adatto a tutti?
Per il momento non sono stati scoperti effetti collaterali legati all’uso di Ganoderma Lucidum, viene sconsigliato solo a chi ha subito trapianti di organi o soffre di malattie di coagulazione, pertanto il Reishi è un nutriceutico, adatto a tutte le persone. In ogni caso, è sempre consigliabile, anche per complementare trattamenti per curare la tiroide, consultare un medico prima d’iniziare a consumare ganoderma.
Le malattie autoimmuni interessano il 5-7% della popolazione umana. Sono dovute ad una risposta "abnorme" del sistema immunitario, il quale dirige le proprie potenzialità offensive contro tessuti propri dell'organismo anziché contro gli agenti infettivi esterni (virus, batteri, miceti, protozoi etc…). Ne derivano gravi danni tessutali con conseguente sviluppo di malattie diverse a seconda dell'organo e tessuto colpito: la Tiroidite Autoimmune di Hashimoto, il Morbo di Basedow, l'Artrite Reumatoide, il Diabete Mellito Insulino-dipendente, la Celiachia, la Rettocolite Ulcerosa, il Morbo di Chron, la Vitiligine, la Psoriasi etc.
Malattie Autoimmuni
Nella maggior parte dei casi le terapie a disposizione riescono solo a rallentare l'evoluzione della malattia senza riuscire ad ottenere una guarigione.
La somministrazione cronica dei farmaci immunosoppressori comporta inoltre spesso gravi effetti collaterali che contribuiscono a deteriorare la qualità di vita del malato. Nella tiroidite di Hashimoto, che porta all'ipotiroidismo, o nel caso di interessamento pancreatico, che provoca il diabete, la terapia è sostitutiva e consiste nel somministrare gli ormoni naturali mancanti: tiroxina e insulina.
Attraverso un'alimentazione corretta è possibile modificare il decorso della malattia, ridurre l'intensità ed il numero dei disturbi fisici ad essa correlati, allungare i periodi di benessere, diminuire le fasi di riacutizzazione e migliorare la prognosi.
La dieta vegetariana ha dimostrato chiari effetti positivi sulla sintomatologia in pazienti affetti da artrite reumatoide, ma anche in corso di tiroidite autoimmune ed altre patologie autoimmunitarie.
Le indicazioni alimentari in corso di patologie autoimmunitarie consistono nel basare la propria dieta su cibi di origine vegetale (cereali, legumi, verdura, frutta, semi, noci), preferire preparazioni semplici, scegliere alimenti non conservati o troppo elaborati, consumare in abbondanza cibi ricchi di vitamine ed acidi grassi polinsaturi (buoni).


FRUTTA FRESCA E VERDURA



Più in particolare è consigliabile:
1. limitare il più possibile l'assunzione di acidi grassi saturi animali e di acido arachidonico (precursori di prostaglandine infiammatorie): latte, formaggi, burro, uova, carne, salumi (eliminarli completamente nelle fasi di riacutizzazione);
2. ridurre il consumo di acidi grassi della serie omega 6 (promuovono la sintesi di acido arachidonico): olio di soia, olio di girasole, olio di mais, olio di sesamo, olio di semi vari, margarina, maionese, semi di girasole;
3. incrementare l'uso di cibi ricchi di acidi grassi polinsaturi della serie omega 3 (riducono la sintesi di molecole infiammatorie e svolgono una potente attività antinfiammatoria): olio di lino (che deve essere usato solo a crudo), semi di lino, noci, rosmarino ed origano secco, semi di zucca, fagioli di soia, portulaca, mandorle e nocciole, pesce azzurro (sardine, sgombri etc);
4. assumere giornalmente alimenti ad alto contenuto di vitamine antiossidanti A, C, E (contrastano l'attività dei radicali liberi che stimolano la produzione di molecole infiammatorie e regolano il trofismo, la differenziazione e la crescita degli epiteli e cellulare in genere).
La Vitamina A è contenuta in: prezzemolo secco, carote, peperoncino rosso, basilico, zucca gialla, radiccio verde, pomodori e pomodorini.
La Vitamina C in: peperoncini piccanti, ribes nero, ortica, prezzemolo, peperoni, arance, mandarini, mandaranci e limoni, kiwi, mango.
La Vitamina E si trova in: nocciole, mandorle, germe di grano, olio extra vergine d'oliva, pinoli, salvia e rosmarino secchi.
Agrumi - Vitamina C

CAROTE E POMODORI (Vitamina A)

MELATONINA : 
Anche la melatonina, di cui è particolarmente ricco il mais, ha azione antiossidante, oltre alla nota azione regolatrice del sonno;

ZENZERO
5. utilizzare lo zenzero (fresco o secco in polvere )  è una pianta orientale il cui rizoma essiccato è impiegato come spezia e nella preparazione di liquori e bibite (in particolare del Ginger ale) come aromatizzante. Ha proprietà stimolanti la digestione (stomachino), stimolanti la circolazione periferica, antinfiammatorie ed antiossidanti, e si ritiene tradizionalmente contribuisca alla conservazione ed all'esaltazione dei sapori delle pietanze cui è solitamente associato. Il rizoma possiede una evidente azione antinausea, antiemetica (contro il vomito), antipiretica e antiinfiammatoria;

6. preferire il consumo di cereali integrali in chicco (riso, avena, orzo, miglio, amaranto, quinoa, grano saraceno, mais) per il loro contenuto in acidi grassi polinsaturi (omega 3);
7. ridurre l'utilizzo di alimenti ricchi di glutine (grano, farro, kamut, seitan) per l’azione immunogenica della gliadina;
8. eliminare il più possibile prodotti contenenti zuccheri semplici (biscotti, torte, bibite zuccherate, miele, gelati, prodotti di pasticceria in genere) e imparare a cucinare dolci alternativi sostituendo latte, uova, burro e zucchero con: latti vegetali (di riso, soia, avena, mandorla), creme di nocciola, di mandorla, frutta secca, uva passa e succo di mela;
9. raggiungere e mantenere un peso corretto (BMI compreso fra 18.5 e 24.9); eccessi alimentari stimolano la produzione di radicali liberi e promuovono l'infiammazione dei tessuti;
10. se possibile, svolgere un'attività fisica moderata e regolare (passeggiate, nuoto, bicicletta) che consente di preservare il trofismo muscolare, mantenere la mobilità articolare e migliorare il tono dell'umore.
E' utile inoltre assumere alcune spezie ed alimenti contenenti molecole dotate di attività antinfiammatoria come:

THE' VERDE




Il the verde che contiene polifenoli (catechine) con vantate proprietà antinvecchiamento e anti cancro. Tutti i tipi di té contegono polifenoli; nel té verde però, l'ossidazione delle catechine è minima, così da lasciare inalterate le proprietà antiossidanti, mentre la fermentazione necessaria alla produzione degli altri tipi di té riduce il contenuto di catechine perdendo specialmente quelle più fortemente bioattive: le epigallocatechine-gallato (EGCG). Le EGCG sono indicate dagli esperti come le più importanti per la prevenzione dei tumori. Esse hanno anche dimostrato di avere un potere antiossidante 20 volte più forte della vitamina e nel proteggere i lipidi del cervello, che sono molto sensibili agli stress ossidativi.

IL PEPERONCINO
Il peperoncino piccante che contiene la capsaicina che è uno degli alcaloidi responsabili della maggior parte della "piccantezza" dei peperoncini. Vanta innumerevoli effetti benefici sulla salute: ha effetto termogenico (aumenta il metabolismo basale), è utile nei dismetabolismi glicidici (diabete), ha azione decongestionante delle mucose, soprattutto nasale, ha azione antinfiammatoria e antitumorale. Alcune creme a base di capsaicina vengono usate per i dolori articolari e nei traumi per l’effetto antidolorifico e antinfiammatorio.


PEPE NERO

Il pepe nero, che figura tra i rimedi della medicina ayurvedica è una delle tre spezie che compongono il "Trikatu" (le altre sono zafferano e pepe lungo) utilizzato per favorire la digestione e stimolare il metabolismo.
Effettivamente la piperina, l'alcaloide contenuto nel pepe, rende la spezia stimolante, tonica e stomachica e, stimolando la secrezione di succhi gastrici, facilita il processo digestivo e agevola l'assorbimento dei nutrienti traendo il massimo beneficio dal cibo ingerito. Sconsigliato in caso di gastrite, ulcera o emorroidi perché irrita le mucose.
Un effetto del pepe nero è anche quello di stimolare la termogenesi, per questo è considerato un ottimo coadiuvante nelle diete dimagrantii e per combattere l'obesità.
Questa spezia sarebbe preziosa anche per combattere la depressione: sembra infatti che la piperina stimoli la produzione di endorfine nel cervello e agisca come un antidepressivo naturale.



CURRY CURRY CURCUMA CURCUMA

Il curry, che è ricco di curcuma (zafferano delle indie), è una pianta tropicale, della stessa famiglia dello zenzero, con proprietà antinfiammatorie, anti cancro, anticoagulanti e digestive.




RESVERATROLO

La buccia di uva rossa che contiene il resveratrolo e i polifenoli (a cui è attribuita una probabile azione antitumorale, antiinfiammatoria e di fludificazione del sangue, che può limitare l'insorgenza di placche trombotiche ed eventi ischemici in generale.






L'Avemar, che deriva dal germe di grano secco fermentato, è un integratore ricco di antiossidanti naturali, basato su particolari sostanze nutritive contenute nel germe di grano fermentato, tra le quali sono importanti i biochinoni.

MELOGRANO
Il melograno il cui succo è ricco di acido ellagico con spiccate azioni anti tumorali soprattutto indicato per i carcinomi della vescica, e antinfiammatorie e antiossidanti. (Oasit K è un integratore a base di ac.ellagico, usato nella prevenzzione del carcinoma vescicale).

IL SELENIO

Il selenio è particolarmente indicato per le tiroiditi autoimmuni, in particolare per la tiroidite di Hashimoto: è un oligonutriente fondamentale per l'uomo e determinante per il funzionamento della ghiandola tiroidea, in quanto l'enzima che catalizza la conversione della T4 in T3, la 5' desiodasi appunto, è un seleno-enzima.
Inoltre è un costituente fondamentale della glutatione perossidasi, un altro seleno-enzima, che ha azione antiradicalica nei confronti degli idroperossidi, sostanze tossiche per il metabolismo cellulare.
E' dimostrata una sua azione immunomodulante e antinfiammatoria con sensibile riduzione del titolo autoanticorpale con abbassamento dei livelli degli anticorpi antitireoperossidasi (AbTPO) e antitireoglobulina (AbTg) responsabili della tiroidite di Hashimoto.
Sec. gli studi di Gartner e Turker, il trattamento con L-seleniomertionina (che è la forma con maggiore biodisponibilità, alla dose di 200 mcg die per 3 mesi, ha ridotto l'attività infiammatoria nei pazienti affetti da Tiroidite autoimmune, in particolar modo in quelli con attività maggiore.
Il selenio, quindi, per la sua azione antiossidante e antiradicalica, si comporta come una sostanza ad azione antinfiammatoria. Ne consegue che ogni situazione patologica o parafisiologica che comporta un aumento dello stress ossidativo e/o della flogosi, può trarre beneficio dalla somministrazione di selenio.
In uno studio randomizzato in doppio cieco, su un gruppo di pazienti con artrite reumatoide, la supplementazione di 200 mcg di selenio per 3 mesi, ha significativamente ridotto il dolore e migliorato la funzionalità articolare.
In un altro studio, con un numero ridotto di pazienti con pancreatite acuta, la somministrazione endovenosa di selenite di sodio ed altri antiossidanti ha ridotto la mortalità dell'89% in confronto ai controlli non trattati.
Anche nell'asma, la somministrazione di selenio alla dose di 100 mcg/die, ha dimostrato di avere effetti benefici sul broncospasmo.
Gli alimenti ricchi di selenio sono: le noci del Brasile, i reni di maiale, il tonno in scatola,le patate al selenio, i cereali, i pesci e frutti di mare, soprattutto le ostriche, le uova, il lievito di birra, i broccoli, i cavoli, i cetrioli, i ravanelli, l'aglio e le cipolle. I migliori integratori sono quelli che contengono il selenio organificato nell'aminoacido metionina al posto dello zolfo (L-selenomethionine 200 mcg) perché dotato di maggiore biodisponibilità. Lo trovate soprattutto : 
PATATE AL SELENIO
OSTRICHE-SELENIO
NOCI DEL BRASILE-  E IL GANODERMA LUCIDUM  
Da questa disamina se ne deve dedurre che un regime dietetico basato sui consigli prima indicati può sicuramente migliorare lo stato di salute generale ed incidere positivamente sulla reattività immunologica e antiflogistica dell'organismo migliorando il decosrso di alcune malattie autoimmunitarie ed agevolando la remissione delle fasi di riacutizzazione.

il the è ottimo quello al ganoderma detossinante e ricco di antiossidanti, alcalinizzante e drenante.





CARRELLO



sabato 20 giugno 2015

RICETTE CON CAFFE' AL GANODERMA : Gnocchi al caffe' gratinati --- Zuppa d'orzo con verdure e caffe' al ganoderma

ZUPPA D'ORZO CON VERDURE E CAFFE' AL GANODERMA





 Ingredienti Per 4 persone 200 g di orzo perlato 100 g di sedano 100 g di fagioli borlotti 200 g di piselli 150 g di prosciutto cotto affumicato 2 patate 1 cipolla 1 spicchio d'aglio 3 cucchiai d'olio 20 g di burro 1 tazzina di caffè ristretto solubile, zhicafe', black coffe' o lingzhi brodo vegetale q.b. olio extravergine di oliva q.b.







Procedimento In una casseruola a bordi alti fate rosolare la cipolla e l'aglio tritati finemente nell'olio e burro. Aggiungete il sedano e le carote tutti tagliati a cubetti e mescolate. Unite i piselli e i fagioli (entrambi freschi o surgelati, non in scatola). Fate insaporire e poi aggiungete il caffè. Quando sarà quasi assorbito unite il prosciutto tagliato a cubetti. Fate insaporire per altri 5 minuti e poi versate l'orzo e le patate tagliate a cubetti. Coprite con del brodo vegetale già caldo e portate ad ebollizione. Portate a termine la cottura dell'orzo mescolando spesso. Servite con un filo d'olio di oliva crudo.






Buon appetito !!!!




GNOCCHI AL CAFFE' GRATINATI 

L’errore più grande che un uomo possa commettere durante la propria vita è quello di considerare impossibile determinate cose; la soglia dell’impossibile è una linea immaginaria collocata sempre oltre la nostra fantasia, tuttavia secoli di scoperte e trionfi scientifici hanno permesso di riconsiderarne il concetto stesso. Per quanto questo possa sembrare un discorso meramente filosofico e quindi poco utile alla nostra quotidianità, quanto appena detto è in realtà un limite fisico di molte coscienze a tal proposito, oggi, dedico la ricetta a tutti coloro che, dichiaratamente contrari alla sperimentazione culinaria, considerano impossibili determinati accostamenti di sapori; armiamoci dunque di voglia di fare e procediamo a scoprire i passi che conducono ai nostri Gnocchi gratinati al caffè.

Per la preparazione per 6 persone serviranno:

- 125 grammi di farina setacciata

- 120 grammi di groviera grattugiata

- 2 decilitri e mezzo di latte

- 100 grammi di burro fuso

- 3 uova

- ½ tazzina di caffè forte

- ½ cucchiaio di caffè solubile black coffe' ( caffè nero )

- mollica di pane seccata nel forno e grattugiata

- noce moscata.

Una volta provveduto a raccogliere gli ingredienti, passiamo alla preparazione :



In questa fase utilizzare del caffè solubile

Mettete in una casseruola il latte, 50 grammi di burro ed un pizzico di sale; appena verrà accennata l’ebollizione, ritirate la casseruola dal fuoco e aggiungete a pioggia, mescolando bene per evitare la formazione di grumi, la farina ed il ½ cucchiaio di caffè solubile.

Rimettete dunque il tutto sul fornello a calore vivo e mescolate sino al momento in cui l’impasto non si attaccherà più sul fondo o alle pareti della casseruola; una volta fuori dal fuoco aggiungete, uno alla volta, le tre uova battute e, per ultimo, 75 grammi di groviera grattuggiato più la noce moscata, quindi mettete il tutto a bollire in una pentola abbastanza grande con acqua salata.

A questo punto siete pronti per modellare l’impasto e creare gli gnocchi attraverso l’utilizzo di un cucchiaino da caffè. Fate cadere delicatamente tutta la pasta nell’acqua abbassando il calore in modo tale che gli gnocchi possano cuocere, a leggerissima ebollizione, per circa un quarto d’ora. Verificate il grado di cottura degli gnocchi prestando attenzione soprattutto all’interno (basterà un semplice assaggio per evitare spiacevoli sorprese), quindi sgocciolateli e metteteli a riposare per qualche minuto sopra un panno steso.

Nel frattempo, imburrate e cospargete di groviera grattuggiato il fondo di una pirofila da forno, mettetevi sopra gli gnocchi a strati cospargendo ogni strato con groviera grattuggiato mescolato con la mollica di pane grattuggiata (nella proporzione del 60% groviera e 40% mollica) burro fuso e qualche goccia di caffè molto forte.

A questo punto il piatto è quasi pronto, per completare la preparazione non dovrete far altro che mettere la pirofila in forno ed aspettare qualche minuto, il tempo necessario al formaggio per sciogliersi e gratinare i vostri gnocchi.





Buon appetito !!!!!


CARRELLO







lunedì 15 giugno 2015

DENTIFRICIO Ganozhi DXN E CARAMELLE ZHIMINT

Dentifricio ganozhi dxn

Il dentifricio Ganozhi della DXN presenta una speciale formulazione appositamente studiata per una pulizia profonda e naturale dei denti. Contiene essenzialmente estratto di Ganoderma lucidum, sodium alginate, mentolo e olio di menta piperita, tutti elementi naturali, essenziali per mantenere un’assoluta igiene orale, per garantire denti più puliti, più sani e più luminosi e per assicurare freschezza e un gusto piacevole e persistente in bocca. Utilizzato per tre volte al giorno, il dentifricio Ganozhi determina la scomparsa dell’alito cattivo e la risoluzione di problemi come gengiviti, piorrea e denti gialli. Da precisare che non contiene saccarina, fluoro, sabbia fine e coloranti, tutti elementi presenti nella maggior parte dei dentifrici e che sono risultati molto dannosi per i denti e per le gengive.


Il dentifricio Ganozhi della DXN  presenta una speciale formulazione appositamente studiata per una pulizia profonda e naturale dei denti. Contiene essenzialmente estratto diGanoderma lucidum, sodium alginate, mentolo e olio di menta piperita, tutti elementi naturali, essenziali per mantenere un’assoluta igiene orale, per garantire denti più puliti, più sani e più luminosi e per assicurare freschezza e un gusto piacevole e persistente in bocca. Utilizzato per tre volte al giorno, ildentifricio Ganozhi determina la scomparsa dell’alito cattivo e la risoluzione di problemi come gengiviti, piorrea e denti gialli. Da precisare che non contiene saccarina, fluoro, sabbia fine e coloranti, tutti elementi presenti nella maggior parte dei dentifrici e che sono risultati molto dannosi per i denti e per le gengive.
Altre importanti funzioni del ganoderma ganozhi dentifricio
l’utilizzo del dentifricio Ganozhi della DXN, grazie alla presenza del Ganoderma lucidum, oltre che per la pulizia e l’igiene della bocca e dei denti, può essere esteso, se usato nel modo più appropriato, anche ad altre funzioni, come quelle di primo soccorso in casa o per inconvenienti di diverso tipo.
- Per esempio, se applicato direttamente sulla zona interessata, può essere utile in caso di ustioni, di ferite, di brufoli, di punti neri, di punti bianchi e altri inconvenienti della pelle.
- Se leggermente diluito con acqua può essere usato come crema per i talloni screpolati.
In caso di acidità gastrica, dolori addominali, nausea, vomito o diarrea il dentifricio Ganozhi può risultare molto efficace se utilizzato nel modo seguente: estrarre dal tubetto 2,5 cm di dentifricio, scioglierlo per bene in circa 20 ml di acqua tiepida e bere il tutto, in pochissimi minuti tutto sarà passato.
- Per dolori muscolari, allergie della pelle o come detergente intimo femminile il dentifricio Ganozhi risulta utile se sciolto in poca acqua tiepida e applicato sulla parte interessata.
- Per mal di gola, tosse o ulcere della bocca il dentifricio Ganozhi deve essere usato come un normale dentifricio, avendo però cura che venga in contatto con le parti interessate.
- Può essere utile anche per la pelle del viso degli uomini se utilizzato insieme alla schiuma da barba.
- Risultati eccezionali si avranno se, sciolto in poca acqua, viene applicato in qualsiasi parte esterna dolorante del corpo; il dolore svanisce come per incanto.
- Infine un altro utilizzo importantissimo riguarda il cosiddetto “piede d’atleta”, cioè una fastidiosissima infezione che va a interessare soprattutto i piedi e causata da funghi presenti nelle piscine o nelle docce di spogliatoi dove coabitano gli atleti. In questi casi, dopo aver pulito bene i piedi bisogna applicare il dentifricio Ganozhi per 30 minuti al giorno sulla parte interessata per almeno una settimana.
Questi e tanti altri possono essere i benefici che il dentifricio Ganozhi può apportare a tutti noi, oltre che a pulire e a igienizzare la bocca.
Cosa potremmo desiderare di più?
Puoi avere una bocca piu' fresca ed eliminare l'alitosi abbinandolo alle nostre caramelle al ganoderma Zhimint, provale se hai la tosse o vuoi diminuire le dannosissime sigarette !


Prodotti



CARRELLO



ALCALINIZZARE IL NOSTRO CORPO PER STARE IN SALUTE

PERCHE' E' IMPORTANTE ALCALINIZZARE IL NOSTRO CORPO; ESSERE OTTIMISTI E PENSARE POSITIVO: LA PREVENZIONE PRIMA DI TUTTO !!!





CANCRO AGGIORNAMENTO DA JOHN Hopkins Hospital, US -

1. Ogni persona ha le cellule tumorali nel corpo. Queste cellule tumorali non si presentano nei test standard, fino a che non si sono moltiplicate di qualche miliardo. Quando i medici dicono ai malati di cancro che non ci sono più le cellule tumorali nei loro corpi dopo il trattamento, significa solo che i test non sono in grado di rilevare le cellule tumorali, perché non hanno raggiunto la dimensione rilevabile.
2. Le cellule tumorali si verificano da 6 a più di 10 volte nella vita di una persona.
3. Quando il sistema immunitario della persona è forte le cellule tumorali saranno distrutte e impedite nell'atto di moltiplicarsi, formando tumori.
4. Quando una persona ha il cancro significa che la persona ha molteplici carenze nutrizionali. Questo potrebbe essere dovuto a fattori genetici, ambientali, alimentari ed allo stile di vita.
5. Per superare le molteplici carenze nutrizionali, si devono modificare dieta ed integratori, per rafforzare il sistema immunitario.
6. La chemioterapia comporta l'avvelenamento delle cellule tumorali in rapida crescita e delle cellule sane nel midollo osseo, del tratto gastro-intestinale, ecc, e può causare danni agli organi, come fegato, reni, cuore, polmoni, ecc
7. La radioterapia mentre distrugge le cellule tumorali brucia anche quelle sane, con cicatrici e danni a tessuti e organi.
8. Il trattamento iniziale con chemioterapia e radioterapia spesso riduce le dimensioni del tumore. Tuttavia l'uso prolungato della chemioterapia e delle radiazioni non provoca più distruzione del tumore.
9. Quando il corpo ha troppo carico tossico da chemioterapia e radiazioni il sistema immunitario è compromesso o distrutto, quindi la persona può soccombere a vari tipi di infezioni e complicazioni.
10. La chemioterapia e le radiazioni possono indurre le cellule tumorali a mutare e diventare resistenti e difficili da distruggere. La chirurgia può anche indurre le cellule tumorali a diffondersi in altri siti.
11. Un modo efficace per combattere il cancro è quello di far morire di fame le cellule tumorali, non alimentandolo con gli alimenti di cui ha bisogno per moltiplicarsi. Le cellule tumorali si nutrono di:
a. Lo zucchero è un alimentatore del cancro. Tagliando lo zucchero si taglia fuori una importante fornitura di cibo per le cellule tumorali. Sostituti dello zucchero come NutraSweet, Equal, Spoonful, ecc sono fatti con aspartame che è dannoso. Una migliore sostituto naturale sarebbe miele di Manuka o melassa, ma solo in quantità molto piccole. Il sale include una sostanza chimica aggiunta di colore bianco. Una migliore alternativa è aminos di Bragg o sale marino.
b. Il latte induce l'organismo a produrre muco, soprattutto nel tratto gastro-intestinale. Il cancro si nutre di muco. Tagliando latte e sostituendolo con latte vegetale non zuccherato, le cellule tumorali vengono affamate.
c. Le cellule tumorali prosperano in un ambiente acido. Una dieta a base di carne è acida. La carne contiene anche antibiotici del bestiame, ormoni della crescita e parassiti, che sono tutti dannosi, soprattutto per le persone con il cancro.
d. Una dieta fatta di 80% verdure fresche e succhi di frutta, cereali integrali, semi, noci e un po 'di frutta aiuta a mettere il corpo in ambiente alcalino. Circa il 20% può essere costituito da alimenti cotti tra cui fagioli. I Succhi di verdura fresca forniscono gli enzimi vivi che sono facilmente assorbiti e arrivano fino al livello cellulare entro 15 minuti, per nutrire e favorire la crescita delle cellule sane. Per ottenere gli enzimi vivi per la costruzione di cellule sane è necessario bere succo di verdura fresca (la maggior parte delle verdure, comprese germogli di soia) e mangiare alcune verdure crude 2 o 3 volte al giorno. Gli enzimi vengono distrutti a temperature superiori ai 40 gradi C.
e. Evitare caffè, tè e cioccolato, che hanno elevato contenuto di caffeina. Il tè verde è un'alternativa migliore ed ha proprietà di cancro-combattimento. Acqua-meglio bere acqua purificata, o filtrata, per evitare le tossine conosciute ed i metalli pesanti presenti nell'acqua di rubinetto.
12. Le Proteine di carne sono difficili da digerire e richiedono un sacco di enzimi digestivi. La carne non digerita, rimanendo negli intestini, è in decomposizione e porta ad accumulo di tossicità.
13. Le pareti delle cellule tumorali hanno una copertura di proteina dura. Astenendosi dal mangiare carne, si liberano più enzimi per attaccare le mura proteiche delle cellule tumorali, consentendo alle cellule killer del corpo di distruggere quelle tumorali.
14. Alcuni supplementi rinforzano il sistema immunitario (IP6, Flor-ssence, Essiac, antiossidanti, vitamine, minerali, acidi grassi essenziali, ecc) per consentire alle cellule killer del corpo di distruggere quelle tumorali. Altri integratori, come la vitamina E, sono noti per causare l'apoptosi, o morte cellulare programmata, e smaltire le cellule danneggiate, indesiderate, o non necessarie.
15. Il cancro è una malattia della mente, corpo e spirito. Uno spirito propositivo e positivo aiuterà il guerriero contro la sopravvivenza del cancro. Rabbia, amarezza, assenza di perdono, mettono il corpo in un ambiente stressante e acido. Imparare ad avere uno spirito di amore e di perdono. Imparare a rilassarsi e godersi la vita.
16. Le cellule tumorali non possono prosperare in un ambiente ossigenato. Esercizio fisico quotidiano aiuta la respirazione profonda per ottenere più ossigeno a livello cellulare. L'ossigenoterapia è un altro mezzo impiegato per distruggere le cellule tumorali.
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snopes.com: Cancer Update from Johns Hopkins Hospital
Did Johns Hopkins issue a 'cancer update' about the spread and treatment of cancer?
SNOPES.COM




snopes.com: Cancer Update from Johns Hopkins Hospital
Did Johns Hopkins issue a 'cancer update' about the spread and treatment of cancer?
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