venerdì 12 giugno 2015

CORDYCEPS SINENSIS


CORDYCEPS SINENSIS

Cordyceps sinensis è il nome botanico di un fungo, un ascomicete caratteristico della medicina
cinese, che gli attribuisce proprietà tonico-rinvigorenti, utili per aumentare le energie corporee,
stimolare il sistema immunitario e migliorare la resistenza fisica.
Le prime documentazioni relative all'utilizzo del Cordyceps nella medicina popolare cinese
risalgono al 1760 a.C.; tuttavia, si è dovuto attendere fino al settembre 1993 per veder salire il fungo
agli onori della cronaca occidentale. In quei giorni, durante i giochi nazionali cinesi di nuoto a
Pechino, furono infranti tre record mondiali nei 1500, nei 3000 e nei 10000 metri. La struttura fisica
delle nuotatrici e le loro strepitose performance alimentarono sospetti circa un probabile uso di
sostanze anabolizzanti, ma gli esami antidoping smentirono tale ipotesi. Solo in un secondo
momento, l'allenatore Ma Junren attribuì i risultati delle atlete ai suoi particolari protocolli di
allenamento, e ad una cura con un mix di erbe cinesi, tra le quali figurava anche il cordyceps.
L'etimologia del nome botanico Cordyceps sinensis è da ricondurre al latino cord "bastone", ceps
"testa" e sinensis "dalla Cina. Negli Stati Uniti, questo fungo è invece noto come "fungo del bruco"
(caterpillar fungus), a causa di un ciclo biologico particolarissimo e non certo invitante; il
cordyceps, infatti, parassita nel sottosuolo la larva di alcune falene (sopattutto Hepialus
armoricanus) tipiche degli altopiani tibetani (3000-5000 metri di altitudine, altopiano Qinghai).
Dopo essere germinato all'interno della larva, il cordyceps uccide e mummifica l'organismo, fino a
fuoriuscire attraverso la sua testa. Non a caso, il cordyceps è noto in Cina come
"DongChongXiaCao" ed in Giappone come "Tockukaso", che significa "verme d'inverno e pianta
d'estate". Poiché le larve sono infettate dai funghi nei mesi estivi ed autunnali, quindi consumate dai
miceli e trasformate in 'vermi rigidi' durante l'inverno, i cordyceps vengono chiamati 'vermi
invernali' (DongChong); dopodiché, durante la primavera e l'estate dell'anno successivo, lo stroma
del fungo emerge dal terreno, perforando il capo della larva; da qui il termine 'erba d'estate'
(XiaCao). A causa della rarità di questo fungo e dei suoi eccezionali effetti "curativi", sono stati
isolati diversi miceli (apparati vegetativi) per produrre il fungo tramite tecnologie fermentative;
oggi, la maggior parte del cordyceps presente sul mercato è stata quindi coltivata in maniera simile
agli altri funghi.
Negli ultimi decenni varie ricerche hanno tentato di caratterizzare i principi attivi del Cordyceps
sinensis, valutando nel contempo la veridicità scientifica delle sue presunte proprietà ed
applicazioni salutistiche. La maggior parte di questi studi è stata condotta in Cina e sembra
confermare - soprattutto in vitro e su modelli animali - buona parte delle proprietà ascritte al
cordyceps dalla medicina popolare locale; è comunque auspicabile la realizzazione di trials clinici
per confermare tutte queste proprietà "miracolose" anche nell'uomo.
L'analisi chimica del cordiceps evidenzia - un ottimo contenuto di lipidi (57.84% di grassi insaturi,
soprattutto linoleico ed oleico, 42.16% di grassi saturi, capitanati dal palmitico), proteine (29.1-
33%), oligoelementi, vitamine e polisaccaridi (3-8%). Nonostante i principi attivi del cordyceps non
siano ancora stati chiaramente identificati, almeno due sostanze sono state individuate come
importanti costituenti attivi; stiamo parlando della cordicepina, strutturalmente molto simile al Dmannitolo,
e dell'acido cordicepico, strutturalmente simile alla 3-deossiadenosina. Altrettanto
importante nel determinare le attività farmacologiche del cordyceps sembra essere la sua
componente polisaccaridica, nella quale abbonda il galattomannano. Tra gli altri composti bioattivi
rientrano nucleosdi (Adenosina. Guanosina e Uridina) e fitosteroli (ergosterolo, importante
precursore della vitamina D2). Tra i metalli, infine, abbondano elementi come zinco, magnesio e
manganese, che dal punto di vista fisiologico sono molto importanti per lo sviluppo ed il
mantenimento delle gonadi.
Gli studi pubblicati sembrano confermare le proprietà del Cordyceps (soprattutto in vitro e su
modelli animali), in particolare il suo effetto immunomodulatore ed antitumorale, ipoglicemizzante,
antiipertensivo, promotore della funzionalità e della salute epatica, cardiaca e renale, anti-aging,
afrodisiaco, ipocolesterolemizzante, regolatore del ciclo sonno-veglia, antitussivo, espettorante ed
antiasmatico.
Anche lo sportivo potrebbe beneficiare degli effetti del Cordyceps, che si è dimostrato utile nel
promuovere l'ossigenazione dei tessuti, attraverso il rilassamento della muscolatura bronchiale,
bronchiolare e della parete vasale; l'aumento del flusso ematico a livello muscolare e cardiaco, il più
efficace utilizzo dell'ossigeno da parte dell'organismo (aumento della VO2max), e l'azione positiva
sulla funzionalità del sistema immunitario, rendono il Cordyceps un supplemento adatto soprattutto
agli sportivi impegnati in attività di resistenza.
Il cordyceps si è dimostrato un integratore sicuro e ben tollerato, privo di effetti tossici o rischi di
altra natura; come per la stragrande maggioranza degli integratori, sono stati segnalati solamente
casi isolati di lievi disturbi gastrici derivanti dall'ingestione di prodotti a base di cordyceps.
Cordyceps
Cordyceps, proprietà e potenziali applicazioni
Aumentare l'attività sessuale, sia nel maschio che nella femmina;
ridurre il colesterolo totale ed aumentare il colesterolo HDL;
migliorare la performance fisica, specie negli stati di aumentato stress; il cordyceps può quindi
rivelarsi utile per gli atleti e per chi lamenta ridotta efficienza fisica e scarsa capacità di
concentrazione;
effetto epatoprotettivo, con potenziali risvolti non solo preventivi, ma anche terapeutici in presenza
di epatiti virali, steatosi epatica, fibrosi del fegato e cirrosi epatica;
effetto antiipertensivo, con aumento della salute cardiovascolare; può essere d'aiuto in presenza di
ischemia miocardica, aterosclerosi e malattie correlate;
migliorare la funzionalità renale;
riequilibrare la glicemia abbassando i livelli di glucosio nel sangue;
modulare il ciclo sonno-veglia in presenza di difficoltà all'addormentamento, grazie ad un possibile
effetto sedativo a livello del sistema nervoso centrale.

PRODOTTI

informazioni : Sonia Iannoli
Star Agent Dxn Italia
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