venerdì 29 aprile 2016

i funghi curativi nella micoterapia


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La micoterapia è una disciplina naturale ancora poco conosciuta in occidente, mentre in Cina e Giappone sono secoli che si utilizza.
I funghi Shiitake e Maitake si utilizzano per aumentare il sistema immunitario e per allungare la vita!
Le prime scritture su questi funghi risalgono alla dinastia Song, quando i medici li ricettavano come alimento o come medicina imprescindibile per curare il fegato, l’apparato respiratorio e la circolazione.
Il tratto che accomuna i funghi medicinali è la loro capacità di regolare la risposta immunitaria, tutti rinforzano le difese dell’organismo nei confronti di agenti patogeni, inclusa la proliferazione di cellule cancerose.
Ognuno di questi rimedi esercita poi azioni mirate che possono contribuire a migliorare specifiche condizioni di salute.
Il MAITAKE (Grifola frondosa) contiene lentionine con proprietà antiaggreganti la quale aiuta a prevenire la formazione di coaguli responsabili di molti problemi circolatori, quali apparizioni di trombosi, ipertensione e infarto.
Il Maitake aiuta anche a tenere sotto controllo il peso corporeo e a dimagrire, perché favorisce la conversione degli alimenti introdotti in energia, riducendo quindi la formazione di adipe, nonché a contrastare quelle patologie spesso legate a sovrappeso e obesità, tra cui il diabete, in quanto migliora la sensibilità all’insulina ottimizzando il metabolismo del glucosio. Inoltre riequilibra la dislipidemia (alterata concentrazione di lipidi nel sangue), regolando il colesterolo HDL e arginando l’accumulo di grasso nel fegato (steatosi epatica).
Sotto il profilo nutrizionale, il Maitake contiene ergosterolo (precursore della vitamina D), vitamine del gruppo B, magnesio, potassio, calcio e acidi grassi poliinsaturi.
Lo SHIITAKE (Lentinus edobes), possiede un effetto antivirale, antibatterico e antiparassitario, stimola il sistema immunitario, protegge il fegato dalle tossine e possiede un’attività contro la mutazione genetica, infine è un protettore cardiovascolare.
In particolare dallo Shiitake è stato isolato il lentinano che è un betaglucano (carboidrato ad alto peso molecolare, costituito dall’aggregazione di zuccheri semplici) in grado di sollecitare i macrofagi, i linfociti T e le cellule killer, ovvero quei tipi di globuli bianchi deputati a riconoscere e DISTRUGGERE elementi potenzialmente dannosi per il nostro organismo, questo processo inibisce la proliferazione delle cellule cancerose.
Inoltre questo fungo è utile nell’abbassare il colesterolo e prevenire aterosclerosi, combatte alcune infezioni fungine, come quelle provocate da Candida albicans, ha un effetto prebiotico, cioè promuove nell’intestino la formazione di una flora batterica “buona”, contrasta la carie, grazie al potere germicida nei confronti delle specie di streptococco che si annidano nella placca dentale, e aiuta nelle situazioni di sovraffaticamento fisico e psichico.
Dal punto di vista nutrizionale possiede aminoacidi essenziali, minerali (potassiocalciomagnesio, manganese, ferro, rame, zinco) vitamine del gruppo b ed ergosterolo (precursore della vitamina D).
Il REISHI (Ganoderma lucidum) o fungo dell’immortalità, in quanto non è azzardato affermare che questo fungo orientale sia il rimedio naturale dalle mille virtù, come sostengono gli esperti di micoterapia.
I suoi principi attivi (betaglucani e ganoderici), conferiscono al Reishi una significativa attività nei seguenti ambiti:
-antiinfiammatorio
-adattogeno contro lo stress, fatica, debolezza e stanchezza
-protezione del fegato, riequilibrio della pressione sanguigna, controllo della glicemia, antiossidante, antibatterico antifungino, antivirale (verso il virus dell’influenza e dell’herpes), diminuzione nell’organismo di allergie e malattie autoimmuni.
Sembra non esista praticamente alcuna circostanza in cui il Ganoderma lucidum, ossia il Reishi, non possa risultare d’aiuto, perciò il nome di “fungo dell’immortalità” gli calza a pennello!
Come si assumono i funghi?
Benché si possano acquistare secchi, da mangiare o da assumere come tisane, occorre accertarsi che provengano da coltivazioni biologiche e da ambienti protetti da contaminazioni di ogni genere.
Il modo più pratico per sfruttare le virtù dei funghi è assumerli sotto forma di capsule come integratore e spesso venduti in miscele che abbinano tutti e tre i funghi medicinali.
Come controindicazioni, non sono adatti a persone allergiche a funghi o che abbiano subito un recente trapianto di organo.
Tra le possibili interazioni tra funghi e farmaci, troviamo gli anticoagulanti e antipiastrinici, in quanto i funghi possono rinforzare gli effetti aumentando il rischio di sanguinamenti ed emorragie.
Fonte :
(Dott.ssa Laura Nardi)

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